La sega segata

L’attività di manutenzione dei sentieri richiede ovviamente l’utilizzo di alcuni attrezzi base. Uno di questi, forse il più importante, è la sega.
Molto tempo fa ne ho acquistata una ad arco da circa 60 cm, ed è la stessa che ho utilizzato per quella che io considero una impresa “epica”. Mi riferisco al taglio massivo, descritto nell’articolo “I tronchi del “Tronchi”.
Certe volte però capita di dover rimuovere appena uno o due tronchi, nemmeno troppo grandi. Quindi ho pensato che l’ideale sarebbe stato portarmela dietro in mtb, magari per un taglio veloce durante l’ultima discesa.
Si, ma dove mettere un oggetto così ingombrante ?
I primi tentativi di legarla in qualche modo allo zaino si sono dimostrati subito poco sicuri e troppo “appariscenti”. Così si è accesa la lampadina di una delle famose idee strampalate di Wile Coyote:
“Trovato ! La divido a metà ! “
Detto, fatto. Una volta divisa in due parti, ho realizzato poi una “baionetta” in alluminio da 5 mm, fissata con due bulloni e dado auto bloccante su di un lato e altri due con dado a galletto sull’altro. sega smontata
L’alluminio però era scadente e al primo sforzo importante si è piegato. Quindi sono passato ad una realizzata in acciaio e devo dire che, per sagomarla correttamente, ho dovuto limare a mano un bel po’ di metallo. Il risultato è stato però soddisfacente e funzionale.
Preso poi dalla “sindrome dell’alleggerimento”, ho praticato un bel po’ di fori ovunque, facendo attenzione a non indebolire troppo i punti maggiormente sottoposti a tensioni.
La sega così modificata e smontata assume una forma a banana e trova facilmente spazio in un normale zaino da circa 18 litri. Per la lama invece ho costruito una custodia con del polionda e la ripongo sempre nello zaino curvandola a “U”.
Con questa unica versione realizzata, inizialmente solo un prototipo, ho effettuato decine di tagli e talvolta mi sono meravigliato di cosa può fare un attrezzo costato pochi Euro e con la semplice aggiunta di ….. tanto, tanto “olio di gomiti”.
Sega montata