La “Teleferica”

Aggiornamento 1 novembre 2017: probabilmente questo sentiero è attualmente chiuso dalla vegetazione.

Questo sentiero non poteva chiamarsi diversamente, considerato che si snoda quasi totalmente in prossimità della (ormai ex) teleferica Italcementi, mediante la quale veniva trasportato il pietrisco da Colle Pedrino fino a Calusco d’Adda. Devo dire che la “Teleferica” è uno di quei trail verso i quali ho un rapporto di amore e non proprio di odio, ma di poca simpatia. Credo che il motivo principale sia per il fatto che è piuttosto breve, lento ed essenzialmente dritto. Questi fattori determinano una rapida perdita della quota faticosamente (almeno per me) raggiunta e la necessità di rimanere attaccati ai freni per molto tempo. Insomma, a me piacciono anche i passaggi molto ripidi, ma poi voglio lasciar correre la bike e divertirmi.

Si parte da S. Barbara, prendendo il sentiero al termine del muretto, proprio di fronte alla chiesa. Appena arrivati sulla carrabile sottostante si procede a dx fino alla sbarra. Una volta si proseguiva dritti, oltre la sbarra stessa, fino all’impianto di “scollinamento” della teleferica, ma come ho spiegato nell’articolo sulla manutenzione, adesso è meglio evitarlo. Quindi si scende a dx nel piccolo canale naturale. Appena entrati nel bosco si tiene la sx e dopo un breve mezza costa si riprende a scendere a dx. Ad un certo punto si dovranno evitare degli alberi caduti, seguendo il varco che io e Diego abbiamo aperto sulla sx. Con un po’ di pazienza dopo poco si raggiunge il vecchio single track e lo si percorre fino alla mulattiera di Fontanella. Si pedala in salita per qualche metro e poi si svolta a sx in prossimità di un grande albero, sul lato opposto si trova un muro in pietra, sul quale dovrebbe esserci ancora il mio avatar di colore bianco. L’ho messo li al termine di un epico taglio dei rovi, un po’ come la bandiera che lasciano gli scalatori, una volta raggiunta la vetta. Il sentiero si mantiene a mezza costa e lo si percorre tenendo sempre la dx. Un breve strappetto in salita ci fa giungere su uno dei vari “sbancamenti” dovuti alla rimozione delle strutture in cemento della teleferica. Qui il sentiero non esiste più e, rientrando nel bosco, ci sono almeno tre possibili traiettorie. Quella storica è proprio in centro o leggermente verso dx. Semmai si può sempre tornare indietro e provarne un’altra. Si prosegue attraversando alcuni tratti che una volta erano completamente chiusi dai rovi e dopo un po’ si giunge sul sentiero che arriva da Porcile. Proseguendo, ovviamente in discesa, si giunge ai “4 sentieri” e si prende a dx verso “Loghen”. Attenzione, perché poco dopo si deve svoltare a sx. Una volta il riferimento era un pilone, mentre adesso si deve cercare il sentiero a vista e con l’aiuto del gps. Il sentiero a questo punto torna ad essere un mezza costa con brevissime salite e si incontrano un paio di altri sbancamenti che ricordano i “panettoni” delle piste da DH.

Sbancamento

Qui si possono inventare traiettorie e passaggi a non finire. Tenendo la dx invece si aggira il primo e si giunge sul secondo, che immette sulla ripida parte finale: un single track guidato e con strette curve. Magari fosse tutto così ! Purtroppo non si fa in tempo a pensare “che bello !” e si è già sulla salita delle Caneve a “Sopra Caneve”. Volendo si potrebbe risalire un po’, superare le indicazioni del capanno e girare a sx, proprio sull’ampia curva a dx. Da li parte un bel finale che sbuca dietro la chiesetta.

Sopra Caneve

Traccia gpx