Crocione – Monte dei Frati – sopra Faida – Pontida

Il sentiero presenta già dall’inizio, ma poi anche lungo tutta la cresta fino alla carrabile, alcuni tratti tecnici, caratterizzati da discrete pendenze su rocce affioranti e smosse. Non è facile superare tutti i passaggi senza mai mettere almeno un piede a terra. Se si ha voglia di mettersi un po’ alla prova, consiglio di evitare di rimanere costantemente sulla striscia di 20 cm battuta da tutti, limitandosi semplicemente a frenare, ma di spostarsi invece ora a destra, ora a sinistra (rimanendo ovviamente sempre sul sentiero), liberando la propria fantasia, per cimentarsi in passaggi più “guidati” su gradini naturali, radici e quant’altro si incontra sul percorso. Allora questo trail diventa davvero gratificante e un ottimo esercizio tecnico.
Monte dei Frati_3
In ogni caso il sentiero è caratterizzato anche da lunghi single track pianeggianti e pedalati, che si sviluppano sia sulla cresta, sia alternativamente sui versanti Nord e Sud. Non mancano anche alcuni brevi tratti in salita, ma giusto per recuperare quota e affrontare altre discese interessanti.
Si passa in prossimità di numerosi capanni, uno dei quali è circondato da un ampia area verde disboscata, poco prima del crocevia che porta a Tassodine o indietro verso il Canto.
Monte dei Frati_1
Suggerisco di fare attenzione sul veloce single track dopo il “casottino” in muratura sulla dx, perché ad un certo punto il sentiero presenta un bivio non molto visibile, che porterebbe naturalmente sulla sx. Salendo invece a dx, anche se con fatica e tra spuntoni di roccia, poco dopo si potrà fare ancora un bel ripidone in discesa.
Appena si intravede la carrabile, bisogna scendere sulla breve e ripida discesa tenendo la dx e cercando molto bene, sempre sulla dx, un sentiero creato da qualcuno ex novo e che permette di aggirare le case (ex cantiere Faida). Trattandosi di una traccia nuova e poco battuta non è molto visibile, ma di solito è abbastanza intuibile. Non mancheranno un paio di brevi strappi in salita abbastanza faticosi. Al termine della variante si arriva sulla carrabile che scende a Pontida, poco dopo l’interruzione causata dalle case di cui sopra.
In quel punto è visibile lo scempio fatto con uno spray rosso fluorescente, per segnalare quello che dovrebbe essere un altro possibile modo per aggirare le case. Orribile !
Proseguendo la discesa, si incontrano un paio di frane nella parte iniziale, ma forse adesso si riesce a superarle quasi totalmente in mtb. In caso contrario….. basta scendere !
La carrabile è facile e rilassante (mi pare fosse chiamata “delle pozze”), almeno fino alla confluenza del Tronchi, dove diventa un po’ più impegnativa e divertente per la pendenza e i canali di scolo. Da qui fino a Ca’ de Rizzi è lo stesso finale del Tronchi.
Pozze

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