Corso tecniche trial

Come ho raccontato a proposito del corso Accompagnatore, il mio obiettivo iniziale era quello di riuscire a conseguire il diploma di maestro mtb. Lungo tutto il percorso formativo si potevano acquisire crediti anche frequentando altri corsi specifici, su tematiche come la navigazione, la meccanica, la tecnica di guida, ecc.
In particolare, sempre nel 2007, mi incuriosì quello sulle “tecniche trial applicate alla mtb”, che si sarebbe svolto il 20 e 21 ottobre a Romano D’Ezzelino (VI), sotto la guida del grande Simone Temperato (il “Magico Tempe”) e così mi iscrissi senza esitare.
La location era all’inizio della Valle di Santa Felicita, ai piedi del Monte Grappa, in un suggestivo scenario selvaggio e roccioso.
Valle di Santa Felicita
Il primo giorno la lezione si svolse interamente nei pressi di una piattaforma in cemento, situata nel boschetto proprio di fronte all’albergo dove pernottavamo.
Simone ci spiegava ogni singolo esercizio e poi noi tentavamo di mettere in pratica quanto visto e ascoltato, ma i fallimenti non si contavano. L’unica consolazione era vedere altri biker nelle stesse condizioni. Come si dice: “mal comune, mezzo gaudio !”
Nonostante il maestro continuasse ad elargire preziosi consigli e correzioni, mi sembrava di essere tornato alla mia infanzia, quando cercavo di imparare ad andare in bici, girando in una stanza vuota, mentre mia madre mi osservava di tanto in tanto, distogliendo lo sguardo dal suo lavoro.
Come scrissi allora nel mio commento post corso, non sono tecniche che si possono apprendere in qualche ora e soprattutto i progressi all’inizio non si vedono. Ci sono cose che riesci a migliorare di volta in volta, anche solo concentrandoti sulla corretta sequenza dei movimenti da eseguire. Invece in quel caso sembrava tutto molto più difficile, incomprensibile, quasi avvilente.
La risposta arrivò quasi come un rimprovero, proprio da Simone:
“L’equilibrio prima di tutto” !
Ricetta semplice e basilare direi per qualunque sport, ma soprattutto per chi deve guidare un mezzo in costante interazione con la legge di gravità. L’equilibrio è una abilità che si può acquisire solo con l’esercizio e il tempo, provando e riprovando, ragionando su cosa si è fatto, ma anche “dormendoci sopra”, per dare modo al nostro cervello di elaborare e memorizzare una quantità notevole di sensazioni mai sperimentate prima.
Il giorno seguente ci trasferimmo sui sentieri della zona. Non prima però di avere fatto la foto di rito sul Ponte di Bassano, con Simone di fianco a me, che se ne stava immobile in surplace con la ruota anteriore sollevata da terra !
trial Bassano
Proseguimmo quindi con esercizi sulle situazioni più impegnative che si possono incontrare lungo i trail, ad esempio come affrontare uno stretto tornante in discesa, oppure dei gradini e così via.
Il tempo trascorse velocemente e in breve ci ritrovammo di nuovo all’albergo, per i saluti di rito e i ringraziamenti.
Non so quanto riuscii ad imparare in quelle due giornate, ma di una cosa sono tuttora certo, la molla era scattata.
Da quel giorno non ho mai perso l’occasione per riprovare quelle strane ed emozionanti sensazioni, che si percepiscono attraverso le mani e le suole delle scarpe, quando si iniziano a governare le forze generate da ogni singola interazione del binomio biker-biker in condizioni di equilibrio.
Si tratta di una di quelle “scimmie”, che se ti prendono non ti lasciano mai più, indipendentemente dal livello dei risultati raggiunti e non importa se alla fine i miei sono piuttosto mediocri.
Quel che conta è la magia di riprovarci ogni volta.

Grazie ancora Simone !

trial Bassano_01