Le salite

Salita o discesa ? Bella domanda !
“Da che parte guardi il mondo, tutto dipende” dice Jarabe de Palo. Quindi, in base a quale criterio posso classificarle come tali ?
Sempre negli anni ’80 (i mitici anni ’80. Sigh !) frequentavo una palestra per aumentare un po’ la forza (dovevo gestire una una imponente Honda XR600R e a dire il vero anche portarmi in giro da solo TVC e lavatrici, che riparavo in quel periodo). Una volta il mio allenatore mi disse: “Ricordati, i pesi sono il fine per un sollevatore e il mezzo per un culturista”.
Ecco per me le salite sono un “mezzo” e di sicuro non per aumentare la massa muscolare.
Certo, se sono anche tecniche tanto meglio, ma lo scopo è altrove. Quindi le voglio brevi il più possibile e poco faticose, perché le energie mi serviranno dopo nelle discese e io di energie ne ho poche ! That’s a matter of fact !
Per questo motivo ho tenuto separate le loro tracce dalle altre. Proprio perché sono il mezzo, sarebbe meglio dire i mezzi, tramite i quali poter raggiungere i trail obbiettivo delle uscite in mtb.
Considero le mie uscite come delle gare di regolarità, però con un passo molto blando: ci sono i trasferimenti, i tratti di percorso guidato e le prove speciali.
Durante la risalita non spreco inutilmente energie cercando di arrivare prima possibile.
In termini enduro la mia tabella di marcia è di sicuro quella con i tempi più alti.
Sul Canto alla fine non sono molte con queste caratteristiche. Non mi sentirei mai di consigliare una risalita partendo da Sotto il Monte, raggiungere Fontanella e poi prendere la mulattiera fino a S. Barbara, perché ci sono degli strappi che ti piegano in due e tanto, ma tanto asfalto.
Avrebbero un senso solo in prospettiva XC.
Ecco un altro requisito importante delle mie salite: poco asfalto, meglio se assente del tutto.
Dopo tutto questo scrivere, vediamo quali sono !
Nessuna sorpresa, sono tre, il numero perfetto:
Mapello – Colle di Monte Albano
Pontida – Santa Barbara
SIM – Santa Barbara