S. Barbara – Caprile – S. Giovanni – Casoracchio

Stessa identica partenza del S.Alberto fino al secondo capanno dopo il Roccolo.
Si inizia così il single track che scende fino a Le Mazze, ma facendo attenzione al gps, perché ad un certo punto si deve girare a dx, proprio su una curva a sx, che io tento spesso di “raddrizzare”.
Di qui si passa proprio dietro l’agriturismo di Caprile, con uno stretto e breve ripidone ricoperto di pietrisco, per poi immettersi sulla mulattiera di Fontanella fino a Marinele.
In verità si potrebbe arrivare a Caprile svoltando a dx un po’ prima e percorrendo poi una scalinata di fianco ai vigneti, ma la ritengo una scelta meno divertente.
Da Marinele riparte un bel single track con tante curve e variazioni di pendenza, da gustarsi in un susseguirsi di rilanci e variazioni di assetto sulla bike.
In breve ci si trova all’interno di un vero reticolo di sentieri, bisogna fare molta attenzione a non seguire ciecamente quello che si sta percorrendo. Ogni tanto occhio al gps, perché c’è il rischio di ritrovarsi dritti, dritti a Sotto Il Monte.
La prima deviazione a dx potrebbe sfuggire, ma la seconda invece è molto più visibile, perché si tratta di un vero e proprio bivio, molto ampio, nel quale si svolta ancora a dx su una breve salita.
Si prosegue su un sentiero poco guidato, con strette curve a sx e ancora brevi salite.
C’è un passaggio che faccio sempre, devo dire destando di solito una certa sorpresa nell’eventuale ignaro compagno di uscita: si tratta di un ciglio molto evidente sulla sx, proprio poco prima di una breve discesa. All’improvviso mi sposto e mi limito a copiarlo, ma non nascondo che sarei tentato di “esibirmi” in qualcosa di più stiloso. Tipo un bel nose manual… a saperlo fare !
Attenzione quando la discesa riprende i connotati di una pista da bob, perché ad un certo punto c’è l’ ennesima deviazione a dx, che personalmente faccio volentieri per la presenza di un modesto drop da un roccione.
Occhi aperti e prudenza, perché così facendo si arriva con andatura piuttosto “allegra” al “Roccolo” e a dx si trova il sentiero che scende dai “4 sentieri” !
Costeggiando la recinzione del Roccolo stesso, si posso fare una serie di 2/3 passaggi, anche abbastanza impegnativi. Da qui però si entra in zona ad alta frequentazione pedonale. Quindi calma e se non c’è visuale sufficiente, rallentare.
Arrivati alla torre di “S. Giovanni” Torre S. Giovanni si curva a sx e, dopo un altro piccolo drop sulla sx, si transita nell’area di un capanno. Volendo qui si potrebbe scendere a dx su una gradinata, ma io preferisco proseguire dritto e penso sia d’accordo anche chi l’ha realizzata…
Ricordate, siamo ancora in zona a rischio pedoni………..
Arrivati alla carrabile in località Füntani, bisogna fare attenzione e prendere il sentiero centrale. Un breve e divertente susseguirsi di sali e scendi conduce rapidamente al ruscello in località Cannito.
Da qui si prende a dx, ma prima consiglio di collegare bene il cervello alle leve dei freni, perché la discesa è bella, ma con delle curve e un fondo piuttosto insidiosi. In particolare, verso la fine, c’è una curva a sx particolarmente “complicata”, almeno per me.
Al termine ci si trova in un’area attraversata da alcuni ruscelli, davvero belli. Da li si risale ancor per poco su sterrata, fino a raggiungere l’asfalto.
Purtroppo il trail è terminato. Prima di tornare al parcheggio, si può passare però dalla frazione di Ca’ Maitino, dove c’è la possibilità di “consolarsi” con una bevuta in compagnia.

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