Riflessione e azione

La salita fa riflettere, l’ho già detto. Non c’è niente da fare, se poi sei da solo è fatta ! Ci sono biker che proprio si infastidiscono se li saluti. Non mi riferisco a quelli in tutina, sempre in lotta contro il cronometro e contro il proprio fisico, con lo sguardo incarognito e noncurante di niente e di nessuno. No, parlo di biker comuni, che sono li da soli come te, ma capisci subito che stanno facendo qualcosa di importante, e il gesto atletico del pedalare non è di sicuro al centro dei loro pensieri, ormai è solo un riflesso condizionato: “sono sopra una mtb e quindi devo pedalare”. Si vede che hanno una sorta di discorso aperto con qualcuno, come se stessero ascoltando una persona molto importante e non potessero distrarsi, nemmeno per dirti ciao.
Eh si, sono in confidenza con se stessi.
La salita è riflessione, lenta e profonda, persino introspettiva.
Al contrario la discesa invece è azione. Ci si estrania comunque dal resto del mondo, ma anche dai propri pensieri e dalle preoccupazioni. Si sperimenta un pensiero finalizzato a qualcosa di immediato, nello spazio e nel tempo. Hic et nunc, “qui e adesso” come dicevano i latini, pensiero fatto di una infinita concatenazione di obiettivi, valutazioni e decisioni, tutto istantaneamente. Un rapido susseguirsi di scelte, che non lasciano tempo a ripensamenti e che fluiscono nella testa come le note di una melodia jazz. Ecco il jazz, che ritorna in questa metafora un po’ ardita tra la mtb e la musica. Proprio la necessità di espandere i propri sensi e pensare esclusivamente ad ogni singolo gesto e a come interpretare il meraviglioso spartito offerto dalla natura, con le mille variabili del terreno e le loro altrettanto numerose combinazioni, proprio questa concentrazione alienante agisce su di me come una droga, non tanto per l’inevitabile dose di adrenalina che scorre nelle vene e di certo, mai per la velocità fine a se stessa, ma al contrario per l’effetto rilassante che produce quando si giunge al termine del “viaggio”.
Perché di questo si tratta in realtà, del viaggio in un’altra dimensione.
RA